RED DEAD REDEMPTION 2...


...E LA PRESUNZIONE DI SENTIRTI "ROCKSTAR"

Ok lo ammetto, sono passati quasi 18 mesi dalla sua pubblicazione originale e non dovrei trovare scuse per non averlo giocato. Ma vuoi per la coincidenza che avevo appena saputo della gravidanza di mia moglie, vuoi per il carico di lavoro diurno e notturno che mi ero procurato, ma all'avvio del gioco e alle conseguenti 8-10 ore di gameplay, mi sono accorto che qualcosa non mi trascinava all'interno del suo mondo come tanti (recensori e amici giocatori), mi dicevano. Bene, mi convinco: <<colpa mia, non è il momento giusto. Meglio metterlo da parte>>. Cosi sfruttando questa vacanza forzata da COVID-19, reinserisco il disco e con entusiasmo imbraccio la mia rivoltella impolverata e mi rimetto in viaggio tra le praterie sterminate del west di fine '800. Risultato?
Esattamente come la prima volta. E stavolta ne comprendo il motivo. Non è la grafica sontuosa a darmi fastidio, nemmeno la cura per i piccoli dettagli che completano il gioco, cosi come l'atmosfera rarefatta delle grandi vallate di fronte ai miei occhi. E diciamocela tutta, non sono nemmeno le decine di minuti di cavalcate che separano il mio alter ego digitale, dal punto di interesse successivo. Questo funziona e alla grande. Tutto ciò dovrà essere e sarà  il punto di riferimento per gli open world futuri.
Quello che mi infastidisce, è l'estrema banalità della costruzione ludica delle missioni principali e secondarie. Quel sentirsi completamente impossibilitati dall'uscire dai binari di un gameplay imposto con prepotenza e contemporaneamente banalizzato da quick time event nascosti in salti da un vagone al successivo o finte scazzottate col tasto cerchio premuto a ritmo costante, assieme ad uno scorrere degli eventi dove tu non puoi assolutamente fare nulla per cambiarli, mi irrita più di trovarmi di fronte un Uncharted a caso. Perchè da quest'ultimo so cosa aspettarmi, ma da ROCKSTAR, a distanza di anni dal predecessore, nulla è stato fatto per dare libertà al giocatore, che non sia quella di decidere quando andare a pescare una trota di lago o cacciare un Grizzly nelle montagne (cosa peraltro di dubbia utilità per la progressione dl gioco). 
Certo, questa non è una recensione e mi astengo dal depositare voti prima del gran finale (mentre scrivo sono alla conclusione del terzo capitolo), ma ora lancio il sassolino nello stagno: davvero questo è il gioco che aspettavamo? E se non ci fosse il nome ROCKSTAR alle spalle come lo avreste valutato?

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